L’importanza del pelo
L’importanza del pelo
Il pelo non è solo una componente estetica ma è una risorsa fondamentale per il cavallo. Protegge la cute da ciò che può danneggiarla e cambia e si adatta alle stagioni per garantire al cavallo protezione dalle intemperie, dal freddo e anche dal caldo estivo, inoltre è componente indispensabile del sistema sensoriale tattile.
Il periodo della muta
Il pelo del mantello del cavallo è costituito da pelo ordinario e dal pelo della lana, ovvero pelo molto più corto e sottile che circonda il pelo ordinario e ne viene coperto formando così il sottopelo. Durante la stagione calda il pelo della lana è molto corto e lo stesso vale per il pelo ordinario. Durante la stagione fredda invece il sottopelo è molto più folto, ed il pelo ordinario più lungo. Si può anche notare, oltre al cambio di lunghezza, anche un cambio nell’ispessimento del pelo, infatti il pelo estivo è tendenzialmente anche più sottile rispetto al pelo invernale, e questo vale sia per il pelo ordinario che per il pelo della lana.
I peli hanno radice nel derma il quale è ricco di vasi e nervi e sono connessi ai muscoli erettori del pelo i quali sono innervati da nervi simpatici, ciò permette la piloerezione, ovvero l’arruffamento del pelo, un gesto involontario e attuato quando necessario principalmente per produrre e trattenere il calore a livello della cute. La connessione con il sistema nervoso e la radice nel derma rendono i peli anche parte integrante del complesso sistema di percezione tattile, in questo modo il cavallo può percepire sulla pelle e anche in un punto ben distinto una lieve pressione dovuta al posarsi di un insetto o ad uno spostamento d’aria.
I follicoli piliferi sono connessi a ghiandole sebacee, la quantità di sebo serve a mantenere l’idratazione di pelle e pelo, inoltre è indispensabile per renderlo impermeabile.
Il pelo è termoregolatore, ovvero contribuisce a regolare e mantenere costante e ideale la temperatura corporea.
La termoregolazione nel cavallo
Il corto pelo estivo protegge la cute dai caldi raggi solari impedendo scottature e surriscaldamento cutaneo dovuto all’esposizione al sole. Essendo corto favorisce la termodispersione per irraggiamento, e in caso di sudorazione, i peli permettono al sudore di espandersi sulla cute e lo trattengono su di essa evitando che evapori troppo rapidamente senza abbassare la temperatura corporea, il sudore del cavallo è più denso e ricco dell’acqua, inoltre il fatto che i peli diventano umidi impregnandosi di sudore, permette di refrigerare la cute più a lungo consentendo un’evaporazione del calore più efficace.
Dunque il pelo estivo non intralcia la dispersione del calore ma la favorisce, aiutando a spendere meno risorse per abbassare la temperatura corporea e migliorarne l’efficacia, inoltre non è causa di accaldamento ma aiuta a proteggere la cute dai raggi solari diretti impedendone il surriscaldamento.
Il corto pelo estivo protegge anche da l’umidità serale e dalle piogge estive. Tra cute e pelo si forma un sottile cuscinetto di aria, inoltre il pelo, reso impermeabile dal sebo prodotto dalle ghiandole sebacee, assorbe minimamente l’acqua, la maggior parte scivola via.
Il pelo lungo invernale è indispensabile per proteggere il cavallo dal freddo, l’umidità, la pioggia e la neve. Il pelo invernale è molto lungo e fitto, sia per quel che riguarda il pelo ordinario che per il pelo della lana, inoltre lo spessore del pelo è maggiore rispetto al pelo estivo. La quantità di sebo nel pelo invernale è, seppur leggermente, superiore rispetto al pelo estivo poiché in inverno è maggiore la necessità di impermeabilizzazione e protezione. La lunghezza e la foltezza del pelo consentono di accumulare una quantità maggiore di aria tra pelle e pelo ed è eccellente per trattenere il calore corporeo limitandone la dispersione.
Anche il pelo invernale, quando il cavallo suda, contribuisce ad abbassare la temperatura corporea mantenendo umida la cute finché necessario. Il primo ad asciugarsi dal sudore è il sottopelo, mentre il pelo spesso risulta ancora umido anche quando pelle e sottopelo sono ancora asciutti.
Il pelo invernale, al contrario del pelo estivo, ha il compito di trattenere il calore per mantenere al caldo, il pelo estivo invece deve proteggere la cute ma allo stesso tempo consentire e agevolare la dispersione del calore per mantenere al fresco.
Durante l’attività lavorativa in inverno il cavallo non tosato tende a sudare di più e maggiormente poiché il pelo non eccelle nella dispersione del calore, ma lo accumula. Di conseguenza è importante monitorare la sudorazione, reintegrare liquidi e sali minerali quando questa è abbondante, ed aver premura di proteggere il cavallo nel caso in cui è ormai raffreddato ma il sottopelo ancora umido per via della sudorazione abbondante. Tale accortezza è necessaria per evitare il raffreddamento eccessivo della cute e la dispersione non necessaria del calore.
La differenza sostanziale tra il muoversi libero ed il lavorare sta nel fatto che il cavallo che si muove libero decide quando fermarsi e, salvo situazioni di panico o frenesia, difficilmente arriverà a sudare tanto quanto in una sessione di lavoro, ciò lo si può notare anche con i cavalli in paddock che giocano e corrono. Il cavallo produce calore non solo con il movimento ma anche con la digestione, di conseguenza anche se disperde calore per via dell’abbondante sudata ed il pelo umido, muovendosi e mangiando, in uno scenario in cui non è digiuno da ore, riesce a produrre calore a sufficienza per asciugare il pelo e ripristinare la temperatura corporea senza subire problemi.
Un cavallo che invece non può avere tutta questa autonomia, come appunto un cavallo durante una sessione di lavoro, necessità di una corretta gestione durante e dopo il lavoro, anche per smaltire la fatica fisica.
Al contrario del pelo invernale il pelo estivo favorisce la dispersione del calore, anche quando il cavallo suda. Ugualmente in estate è necessario reintegrare i liquidi ed i sali minerali in caso di abbondante sudata.
Il sudore del cavallo
La tosatura del pelo per i cavalli che lavorano sodo ha senso in inverno, per limitare la quantità di sudore favorendo la dispersione del calore per irraggiamento e per respirazione, è assolutamente inutile in estate poiché eliminando il pelo estivo si elimina una protezione per la pelle dal surriscaldamento e una risorsa per la termodispersione in caso di sudorazione, in più, come già detto, il pelo estivo è molto sottile dunque non è l’ideale per trattenere il calore. Il discorso ovviamente non riguarda cavalli che tendono ad avere un pelo estivo eccessivamente lungo, come ad esempio per il Cushing che causa anche irsutismo ed il cavallo si ritrova in estate con un pelo non adatto alla stagione, in tal caso la tosatura è necessaria.
Tosare o non tosare?
Il pelo rispecchia la salute generale, non è un modo di dire. Il pelo, così come la pelle, sono fisiologicamente condizionati da situazioni interne, come l’alimentazione, la salute, lo stress; ma anche da situazioni esterne come l’ambiente in cui il cavallo vive e la presenza o meno di affezioni cutanee come micosi o la presenza di parassiti, siano questi interni o cutanei.
Quando il mantello è liscio e lucente, la pelle sana, il cavallo gode di buona salute generale. Quando invece il mantello è crespo, opaco, la pelle presenta zone lesionate e che faticano a guarire, eccessiva forfora, pelle secca o untuosa, il cavallo potrebbe avere qualcosa che non va, internamente o anche solo a livello cutaneo. Ci sono problemi di salute di varia natura che tra i sintomi presentano alterazioni cutanee. Naturalmente la valutazione della salute solo tramite il pelo non è attendibile.
Altro particolare del pelo è la presenza di segni particolari, oltre al colore del mantello ed alla presenza di marcature (balzane, lista, palla di neve, ecc..) il mantello del cavallo talvolta presenta gruppi i peli, più o meno estesi, che crescono in direzione differente rispetto al pelo di tutto il mantello. Si tratta di spiga e remolino e sono importanti nell'identificazione del cavallo tanto da venir riportati sul documento identificativo.
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Il Cavallo - Benessere & Bellezza di Lisiana Patalano.
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