Tapetum lucidum
Tapetum lucidum
Il cavallo riesce a vedere piuttosto bene in condizioni di scarsa luminosità o al buio, è un animale attivo anche durante la notte e proprio per questo la natura gli ha fornito il necessario per ottimizzare la sua vista anche al buio. Il cavallo ha una vista diversa rispetto a quella di noi umani.
I sensi del cavallo - la vista
Il tappeto lucido (tapetum lucidum) si trova all’interno dell’occhio, dunque non visibile da l’esterno, ha il compito di riflettere la luce verso la retina, in sinergia con le altre componenti dell’occhio permette al cavallo di avere una buona visibilità in condizioni di scarsa luminosità e buio notturno. Non è necessaria una fonte luminosa molto forte, sono sufficienti il chiarore della luna e delle stelle per consentire al cavallo di vedere di notte.
Questa struttura riflettente è la responsabile degli occhi luminosi nel buio quando colpiti da una forte fonte luminosa come ad esempio la luce di una torcia.
Il tappeto lucido nel cavallo è uno strato pressoché triangolare, fibroso compatto, le cui fibre sono disposte regolarmente e
sono in grado di suddividere e riflettere la luce in un’iridescenza verde bluastra
o giallastra, da qui il colore degli occhi quando colpiti da una fonte luminosa
diretta.
Le componenti dell’occhio funzionano sempre simultaneamente permettendo di vedere di notte e di non avere problemi con la luce diurna.
Il tappeto lucido non viene attivato e disattivato, semplicemente le varie componenti dell’occhio lavorano tutte insieme regolandosi l’una con l’altra per permettere al cavallo di vedere. L’occhio è un organo complesso in grado si svolgere un gran lavoro.
Il tappeto lucido riflette soltanto, ciò significa che nel momento in cui manca completamente una qualsiasi fonte luminosa (come avviene in una camera completamente buia) il cavallo non vede.
Non esiste nessuna struttura all’interno dell’occhio che consente
di assorbire luce per utilizzarla in un secondo momento o di generare luce quando
necessario per vedere al buio.
Cosa sapere quando si è con il cavallo di notte
Il cavallo di notte vede, noi umani no. Quando si è in compagnia del cavallo di notte, spesso e volentieri, vengono accese luci e torce.
Durante una passeggiata notturna accendere la torcia interferisce negativamente con la vista del cavallo poiché riceve una fonte luminosa molto più forte di quella ambientale e disomogenea. Luna piena che illumina tutto lo scenario, gli occhi del cavallo si equilibrano con la luce lunare, accendendo una torcia arrechiamo solo disturbo. Per evitare noie è opportuno non avventurarsi in posti intricati e sconosciuti perché il cavallo vede, noi no, e gli alberi non si spostano, inoltre è meglio scegliere strade ben note e poco tortuose così da poterle praticare sia a sella che a piedi senza troppi problemi e con le luci spente.
Se fosse assolutamente indispensabile accendere una torcia, evitare di puntarla dritta negli occhi del cavallo ma drizzarla verso terra e mantenerla quanto più ferma possibile, muoverla qua e la disturba la vista del cavallo.
Un cavallo non è abituato potrebbe spaventarsi della luce proiettata da una torcia e dalle relative ombre, ancor peggio se la torcia venisse mossa continuamente o gli venisse puntata negli occhi. Se di giorno gestire un cavallo spaventato è poco sicuro, di notte, quando non vediamo dove stiamo andando, è anche peggio. Abituare dunque il cavallo, non si sa mai, può sempre tornare utile.
L’illuminazione in scuderia o in strada è ben diversa dalla
luce di una torcia, è più ampia quindi permette agli occhi di regolarizzarsi su
quella luminosità ed è immobile, l’opposto di una torcia.
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Il Cavallo - Benessere & Bellezza di Lisiana Patalano.
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