Hippobosca equina o mosca cavallina
Hippobosca equina o mosca cavallina
L’Hippobosca equina, anche nota come mosca cavallina, è un
insetto che infesta comunemente i cavalli, ma si può attaccare a qualsiasi mammifero.
È nota come mosca cavallina poiché è comune trovarla sui cavalli, inoltre in
caso di infestazione ambientale, il suo ciclo vitale si svolge tranquillamente in
scuderia seppur in modo poco vistoso, portando questo insetto ad essere sempre
presente sul cavallo.
L’Hippobosca equina è un insetto ematofago, cioè si nutre di
sangue. Essendo un insetto ematofago, e quindi con la tendenza a pungere anche
diversi esemplari per volta, può trasmettere malattie infettive.
La sua puntura in soggetti sensibili può provocare uno sfogo
cutaneo più o meno intenso.
Predilige il clima mite e caldo piuttosto che il clima
freddo. In inverno è solitamente assente, salvo i casi in cui il clima ne
favorisca la sopravvivenza e la riproduzione, il periodo di maggior
diffusione va da metà primavera a metà autunno, con picchi di possibili vere e
proprie infestazioni nel periodo estivo.
Comune trovare diversi esemplari riuniti in un sol punto
piuttosto che esemplari singoli sparsi in giro sul cavallo. Si annida nelle
zone con poca peluria, solitamente sotto la coda, la zona ano-genitale e la
zona inguinale. Poco comune ma possibile trovarne sotto la mandibola, sotto la
criniera, addirittura attorno le orecchie. Preferisce radunarsi e rimanere in
zone nascoste piuttosto che in punti ben visibili come il muso.
Talvolta singoli esemplari zampettano sul corpo del cavallo
per spostarsi da una parte all’altra.
È capace di volare, ma preferisce ronzare attorno allo
stesso cavallo o svolazzare da un cavallo all’altro e rimanere ben salda al suo
ospite.
Come riconoscerla a colpo d’occhio
L’Hippobosca Equina ha un aspetto assai singolare, è ovale e
schiacciata, con corpo grosso e testa piccola ben distinguibili, è di colore marrone
e giallo, alla luce del sole appare talvolta dorata, ha vistose zampette appositamente
sviluppate per aggrapparsi e quando si sposta zampettando e non svolazzando
ricorda un ragno. È abbastanza grande da non passare inosservata, circa un
centimetro. Le ali grandi, vistose e trasparenti abbastanza da lasciar intravedere
il corpo anche quando chiuse.
Particolarità
A differenza di mosche e tafani, l’Hippobosca equina si è
evoluta affinché possa vivere sul suo ospite e non ricevere facilmente danno da
esso.
La sua forma schiacciata e il robusto esoscheletro la
rendono resistente allo schiacciamento, infatti non è facile ucciderla
schiacciandola. Ciò le permette di sopravvivere ai colpi che i cavalli si danno
per liberarsene. Le sue zampe sono appositamente sviluppate per aggrapparsi e
spostarsi, rimanendo ben salda, sul suo ospite e resistere ai tentativi di liberarsene.
L’unico modo per toglierla è tirarla via.
Il suo apparato boccale, come tutti gli insetti ematofagi, è
sviluppato in modo da pungere e penetrare la cute dell’ospite e succhiarne il
sangue.
Sentirla aggrappata è assai sgradevole e la puntura può essere
anche molto dolorosa. Il suo ronzare e girare attorno è molto fastidioso.
Cavalli non abituati alla presenza di questo insetto ne
possono essere talmente disturbati da dare di matto pur di liberarsene.
L’Hippobosca equina ha un modo singolare di riprodursi, il
quale per fortuna non danneggia il cavallo anche con le larve. Le uova si
schiudono all’interno della femmina, la larva evolve sempre al suo interno, a
la mosca adulta depone la pupa nel terreno dalla quale uscirà, nel giro di
qualche ora ad alcune settimane, dipendentemente dal clima favorevole o meno,
un adulto pronto ad assalire il primo cavallo nei paraggi. Ciò significa che
solo l’adulto è un problema per il cavallo, la larva invece non gli arreca direttamente
danno.
Come liberarsene
I comuni spray repellenti non sono molto efficaci, più
opportuno un buon antiparassitario specifico, inoltre utili i trattamenti
ambientali così da uccidere gli adulti e le pupe dalle quali usciranno altre
mosche.
Importante anche curare l’igiene del ricovero del cavallo e
del cavallo stesso.
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Il Cavallo - Benessere & Bellezza di Lisiana Patalano.
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