Cavalli e fuochi d'artificio
Cavalli e fuochi d’artificio
I fuochi d’artificio sono l’incubo di molti proprietari di
cavalli. Il periodo più temuto è capodanno, poiché moltissime persone sparano
fuochi d’artificio, dando vita ad un vivace “scenario di battaglia”, eppure non
solo a capodanno si usa sparare fuochi d’artificio, anche a ferragosto, o
durante le feste, private o di paese, spesso si sparano fuochi d’artificio,
quindi è bene sempre esser pronti per evitare brutte sorprese.
Non si può impedire alle persone di festeggiare con i fuochi
d’artificio solo perché “Il mio cavallo è infastidito ed ha paura”, quindi è
bene ingegnarsi per far fronte a quell’oretta di caos.
Perché i cavalli temono i fuochi d’artificio?
I cavalli, come tutti gli animali, temono ciò che non
conoscono ed a cui non sono abituati, e che crea sensazioni negative. I cavalli
hanno un udito molto fine, quindi il frastuono nelle loro orecchie è
notevolmente accentuato, inoltre hanno una vista acuta, molto sensibile al
movimento ed ai cambi di luce, quindi i flash che illuminano il cielo e con le
tante gocce di fuoco che spuntano da ogni dove, crea confusione e paura. Alcuni cavalli sono anche particolarmente sensibili all'odore di bruciato, quindi anche se lontani dalla zona più attiva, se il vento porta l'odore, potrebbero agitarsi un po'.
Fortunatamente i cavalli sono anche molto addestrabili,
quindi è possibile, con pazienza e magari con l’aiuto di un professionista,
desensibilizzare il cavallo ai fuochi d’artificio, rendendolo, se non
completamente tranquillo e rilassato durante l’esibizione pirotecnica, almeno
meno agitato o più gestibile.
Siccome ogni cavallo reagisce diversamente non c’è un modo
standard per addestrare, proprio per questo in molti casi l’aiuto di un valido
professionista è importante.
Non tutti i cavalli riescono a rimanere completamente “Zen”
in una situazione del genere, nonostante il lavoro di desensibilizzazione fatto
, ma tentar non nuoce in quanto la calma è la miglior difesa, e se non riesce
nel caotico periodo delle feste, sicuramente si rivelerà utile in altre
circostanze. Controllare la paura e le reazioni istintive è importante, sempre,
in un modo non a misura di cavallo.
Altre strategie
Se desensibilizzare il cavallo non ha dato i risultati
sperati, o semplicemente si è partiti troppo in ritardo, oppure si preferisce
essere più accurati ed agire su vari fronti, ci sono altre piccole soluzioni
che possono aiutare. Naturalmente nulla fa miracoli, ma saper tamponare una
situazione particolare è già qualcosa.
Innanzitutto è bene avere una buona assicurazione in caso di
danni a terzi, questo sempre, ma siccome potrebbe esserci il rischio che il
cavallo, nel panico, possa scappare e fare danni, o danneggiare chi gli sta
attorno quella sera, è sempre bene ricordare l’importanza di una buona
assicurazione, a terzi, ma anche al cavallo, a se stessi… parlare con un
assicuratore sicuramente schiarirà le idee ed aiuterà nella scelta migliore.
NIENTE PANICO! Se si parte già con l’ansia ed il panico, il
cavallo lo percepirà, e non è escluso che possa cadere in uno stato nervoso
causato dal nervosismo che gli viene trasmesso. Un cavallo che si fida del suo
umano tende a fare capo alle sensazioni che gli vengono trasmesse. Se gli viene
trasmesso nervosismo il cavallo sarà nervoso perché si aspetta qualcosa di
brutto, e quando avrà la sorpresa dello spettacolo pirotecnico, la sua
agitazione sarà a mille. Infondergli calma e tranquillità invece, permetterà di
controllarlo meglio. Il cavallo tenderà a fidarsi del suo umano, di
conseguenza, anche se ciò che accade lo innervosisce, facendo capo al suo
tranquillo punto di riferimento, riuscirà a restare più placido.
Questo se il binomio è concretamente molto affiatato.
In ogni caso mantenere la calma permette di riflettere in
fretta ed in modo lucido, l’agitazione fa solo danni.
Attenzione alla propria incolumità. Se si decide di stare
con il cavallo è bene fare attenzione, anche il cavallo più bravo, affezionato
e attento del mondo quando è nel panico può diventare pericoloso, non per
sgarbo, ma per la mole.
Sempre opportuno avere a portata di mano i numeri di pronto
intervento quali vigili del fuoco (115), autoambulanza (118), numero generico
per le emergenze (112) e veterinario per il pronto intervento, in queste situazioni
è bene non dimenticarsene, anche se buona norma è averli scritti sempre in
scuderia, in una posto accessibile e leggibile a tutti.
In caso di falò e piccoli incendi, specialmente se l’area
attorno alla scuderia è potenzialmente a rischio, intervenire tempestivamente
con l’acqua evitando l’espansione.
Se è di proprietà, pulire per tempo da materiale infiammabile
è una sicurezza in più. Se non è di proprietà si può domandare ai proprietari.
Veterinario. È opportuno verificare almeno qualche giorno
in anticipo la disponibilità del veterinario di fiducia. Anche il
veterinario ha famiglia ed amici e giustamente vuole godersi il capodanno,
quindi per evitare la spiacevole sorpresa di indisponibilità da parte del
veterinario di fiducia in caso di emergenza, è bene contattarlo e chiedere se
sarà o meno operativo e disponibile in caso di emergenza. Se non sarà
disponibile cercare un collega di fiducia, o comunque un qualsiasi altro
veterinario che possa intervenire tempestivamente in caso di emergenza.
Sicuramente il veterinario di fiducia saprà fornire un contatto a cui
rivolgersi.
Ovviamente sapere come intervenire durante l’attesa del
veterinario (intervenire durante l’attesa non significa sostituirlo) è sempre
buona cosa.
Se è possibile o necessario, spostare il cavallo, per tempo
quindi qualche giorno prima, in un posto più tranquillo, specialmente se
attorno a dove solitamente alloggia il cavallo è previsto un vero e proprio
caos, ed il cavallo non è abituato, né vuole saperne di farci l’abitudine, o è
un tipo “particolare”.
Parlare con i vicini e chiedere loro di non sparare in
direzione della scuderia, di certo non eviterà il problema del suono e delle
luci, ma almeno ridurrà il rischio di ritrovare residui, potenzialmente
pericolosi, in scuderia e nel pascolo. È bene ricordare che non si può impedire
agli altri di festeggiare come meglio credono solo perché si possiede un
cavallo, inoltre non è reato festeggiare utilizzando i botti legali in modo
consono.
Controllare per bene la solidità del paddock, del box, e
controllare che non ci siano oggetti con i quali il cavallo può farsi male. È un’operazione
che andrebbe fatta di frequente, non solo in previsione di un momento
particolare. Un recinto solido e sicuro, un box sicuro sono essenziali sempre,
ancor di può quando ci si prepara ad una “serata di paura”. Purtroppo i cavalli
sono bravi a farsi male in mille modi, e certe volte si inventano anche novità
per farsi male, proprio per questo è bene essere scrupolosi e “pensare come un
cavallo”…. “Sono grande e forte, con cosa posso farmi male andando in panico?”
ecco… io un'altra controllata per verificare che è tutto quanto più sicuro
possibile la darei.
Assolutamente vietati i recinti mobili in rete o in filo,
non essendo solidi il cavallo in panico può tentare la fuga, riuscendo a scappare
o facendosi molto male. Nel primo caso tanti auguri con la legge, nel secondo,
solo tanti auguri!
Un recinto sicuro
è un recinto fisso e solido.
Dentro o fuori? Il cavallo, il cui istinto di fuga si
ravviva nei momenti di panico, quando ha la possibilità di correre via, fuggendo
dal pericolo, tende a sentirsi più sicuro. Anche vero che esistono cavalli
scuderizzati che si rifugiano nel box. In ogni caso, se il cavallo è abituato a
stare fuori non c’è alcun problema a lasciarlo fuori, se invece è abituato a
stare in box, risulta infruttuoso alterare la sua routine, il cavallo
scuderizzato è un animale abitudinario, i cambiamenti non lo rallegrano
particolarmente, talvolta sono fonte di stress. Legare il
cavallo non è sempre la soluzione migliore, come già detto, in caso di paura il cavallo trova "conforto" nel fuggire,
costringerlo a stare legato o chiuso, specialmente quando abituato a stare
libero in paddock, peggiora le cose, salvo il caso in cui sia stato fatto un
addestramento specifico, per tempo, e già con la situazione ben sperimentata,
che assicura una quanto più possibile calma da parte del cavallo, senza
minacciare l’incolumità del cavallo stesso e delle persone attorno.
In caso di cavalli particolarmente sensibili, cavalli
anziani o con problemi di salute influenzabili negativamente dallo stress,
giumente gravide e puledri, è bene avere un occhio di riguardo, quindi esporre
la situazione al veterinario, e dipendentemente dalla situazione, decidere come
agire.
Creare un diversivo. Mettere della musica, di certo non
nasconderà il rumore dei fuochi d’artificio, ma creerà un suono di sottofondo
che aiuta a distrarre il cavallo. Buona abitudine, anche in questo caso,
abituare il cavallo per tempo, proprio perché le novità non sono sempre
gradite, e la confusione lo rende ancor più nervoso. Un altro diversivo può
essere fornito dal cibo, facendo leva sull’ingordigia di molti cavalli, non
sarebbe strano che un cavallo concentrato a mangiare si preoccupi meno di ciò
che lo circonda, naturalmente non vale per tutti, ma con alcuni soggetti
funziona.
Tappare le orecchie con ovatta o tappi e cuffiette apposite è una buona soluzione, provvisoria, per limitare l'impatto acustico.
Tappare le orecchie con ovatta o tappi e cuffiette apposite è una buona soluzione, provvisoria, per limitare l'impatto acustico.
Se non si ha la possibilità (o non si ha voglia) di trascorrere
il capodanno in scuderia con il cavallo, o di fare la spola tra scuderia e
festa per controllare la situazione, ma si hanno dubbi sul fatto che andrà
tutto bene ed il cavallo non si preoccuperà più di tanto della situazione,
specialmente perché, da persona responsabile, sono stati presi tutti i
provvedimenti e le prove hanno dato buon esito, si può sempre RETRIBUIRE una
persona, competente e fidata, per fargli trascorrere il momento in cui tutti (o
quasi) festeggeranno e brinderanno, a sorvegliare i cavalli. Si tratta pur
sempre del tempo di un’altra persona, quindi non è il caso di pretendere
gratis, altrimenti, chi fa da se fa per tre, e la serata la passi in scuderia.
Sedativo. Prima di ricorrere al sedativo, solitamente
parziale, è bene parlarne approfonditamente con il veterinario, e
somministrarlo in sua presenza o di una persona che comunque ha competenze
veterinarie concrete. Il sedativo non va preso alla leggera, ed utilizzato solo
ed esclusivamente in casi estremi. Il sedativo è da considerarsi proprio l’ultima
e remota spiaggia.
Al mattino dopo, prima di lasciare liberi i cavalli al
paddock se sono stati dentro, ma anche se stanno fuori, o di uscire in
passeggiata, è bene controllare la situazione. Se in giro ci sono botti
inesplosi, o confezioni di fuochi d’artificio, bottiglie o tutto ciò che resta
dopo l’ondata euforica di una grandissima festa, è bene pulire, per evitare
feriti, non solo per il bene del cavallo, ma anche dei cavalieri e tutti coloro
che ci sono attorno.
Attenzione ai botti inesplosi, non vanno toccati con le
mani. Vanno zuppati d’acqua così che l’umidità li rende innocui, e sempre
romperli prima di gettarli via. Se si trova un botto particolarmente grande o
uno di quei botti illegali, è bene contattare le forze dell’ordine per farlo
eliminare (chiamando il 113 carabinieri o il 112 generale).
È sempre bene prepararsi per tempo e non lasciare le cose
all’ultimo minuto, piccole accortezze non sono solo indispensabili in periodi
di grande festa di paese, ma si rivelano sempre utili.
Copyright © 2014 – data odierna
Il Cavallo - Benessere & Bellezza di Lisiana Patalano.
Tutti i diritti riservati.