Affrontare il caldo
Affrontare il caldo
Il cavallo non ha moltissime risorse per affrontare dal caldo ma quelle che ha gli consentono di superare serenamente l’estate. Naturalmente in caso di necessità è bene intervenire poiché la natura quando ha dotato il cavallo di tali risorse ha omesso il fattore “umani”.È importante sapere che ogni cavallo ha una tolleranza soggettiva del caldo, c'è chi lo sopporta senza troppi problemi e chi invece soffre maggiormente le alte temperature inoltre fattori ambientali come l'umidità fanno la differenza sulla tolleranza al caldo, il problema maggiore infatti non è il caldo ma l'umidità, il caldo umido è molto disagevole mentre il caldo secco è generalmente ben tollerato.
La regola generale comunque è una sola: Guardare sempre il cavallo prima del termometro.
Le risorse del cavallo contro il caldo
Le risorse fornite dal naturale ed efficace sistema di termoregolazione del cavallo
- Irraggiamento: con l’irraggiamento il cavallo disperde il calore senza fare nulla. Perché questo sistema funzioni al meglio è necessaria una buona circolazione sanguigna, ed uno stato fisico ottimale. Inoltre l’irraggiamento avviene solo quando la temperatura ambientale è inferiore rispetto a quella corporea.
- Respirazione: il cavallo regola la sua temperatura corporea e sopporta il caldo grazie alla respirazione. Quando il cavallo respira, con respiri profondi, espelle vapore acqueo. Con i respiri rapidi il cavallo elimina il calore, poiché lo scambio continuo di aria che passa nelle narici, rinfresca il sangue che irrora quell’area, e che circola “raffreddato”, permettendo così l’abbassamento della temperatura.
- Sudorazione: la sudorazione è la strategia più efficace che l’organismo ha contro il caldo. Il sudore bagnando il corpo, l’acqua evaporando assorbe e porta via il calore, refrigerando inizialmente la pelle, e poi man mano abbassando la temperatura corporea fino a portarla alla normalità. Il sudore però è composto da acqua e sali minerali, ed il cavallo più suda e più perde elementi importanti, che bisognerà integrare per evitare problemi di salute.
Si comincia con l’irraggiamento, seguito dalla respirazione e poi dalla sudorazione. La sudorazione, come già detto, è la strategia maggiore per regolare la temperatura corporea.
Il pelo estivo
Il pelo è termoregolatore e non accalda il cavallo, lo aiuta a mantenersi fresco.
Il pelo ha funzione protettiva nei confronti della pelle, la ripara dall'esposizione diretta del sole evitando così surriscaldamento cutaneo e scottature. Essendo corto permette agevolmente la dispersione del calore con l’irraggiamento. Indispensabile per trattenere il sudore e l'umidità più a lungo sulla cute affinché questa possa esser refrigerata e disperdere il calore in eccesso in modo ottimale mediante la sudorazione.
Il pelo estivo non va tosato salvo casi in cui il pelo rimane lungo o poco più corto di quello invernale, come ad esempio nel caso del Cushing. Quando è necessario tosare è opportuno non rasare a pelle ma mantenere una lunghezza minima affinché il pelo possa svolgere la sua naturale funzione.
La forma fisica ideale
La forma fisica ideale è molto importante affinché l'organismo funzioni correttamente e al meglio.
La forma fisica ideale è data da un equilibrato rapporto tra massa grassa e massa muscolare. Un cavallo troppo grasso, così come un cavallo troppo magro, potrebbe patire il caldo maggiormente rispetto ad un cavallo in forma. Il grasso tende ad isolare e quindi trattenere il calore, il sottopeso invece porta l'organismo a risparmiare le risorse o ad esaurirle più in fretta del dovuto. Ciò si ripercuote sulla capacità di termoregolare l'organismo.
Durante il lavoro
Lavorando inevitabilmente viene alzata la temperatura corporea. Quando fa caldo è consigliato lavorare nelle ore più fresche della giornata, o in luoghi ombreggiati e freschi soprattutto quando bisogna svolgere attività fisica intensa.
Se non è possibile evitare l'attività nelle ore più calde, è possibile gestire l'attività del cavallo monitorando la sua condizione e agendo in modo da evitare problemi legati al caldo, refrigerandolo e concedendogli pause per bere mantenendo l'idratazione.
Bisogna avere ben chiaro che lavorare è un termine molto generico, il lavoro non è sempre tutto intenso e sudare è assolutamente fisiologico, accade anche quando il cavallo non fa niente in paddock.
Bisogna fare attenzione sempre a non causare un colpo di calore o l'anidrosi nel cavallo.
Come supportare il cavallo quando fa caldo
- Evitare il lavoro intenso sotto il sole nelle ore più calde della giornata senza l'adeguata acclimatazione
- Acclimatizzare il cavallo Acclimatizzazione ed esercizi fisico nel cavallo
- Refrigerare il cavallo tra una pausa e l'altra durante la giornata lavorativa o ogni volta che ne ha bisogno durante l'attività
- Refrigerare il cavallo ogni volta che ne ha bisogno
- Acqua fresca sempre a disposizione
- Un posto ombreggiato e ventilato dove riposare
- Un efficace sistema di ventilazione e di movimento dell'aria in scuderia e nei box
- Alimentazione idonea e integrazione di sali minerali o elettroliti
- Un cavallo molto accaldato e assetato va fatto bere ma gradualmente, è opportuno spezzare l'abbeverata e non fornire mai acqua ghiacciata
Cosa non fare
- Attenzione a lavorare sotto il sole nelle ore molto calde
- Lasciare il cavallo al sole senza possibilità di un posto ombreggiato
- Tenere il cavallo chiuso in un box troppo caldo e non ventilato
- Non rinfrescarlo. L'acqua non causa alcun problema al cavallo
- Bagnarlo troppo rapidamente quando viene rinfrescato Fare la doccia al cavallo in modo consapevole
- Somministrargli acqua ghiacciata. Non si fa, l'acqua deve essere a temperatura ambiente, o fresca, ma non ghiacciata
- Somministrargli cibi ghiacciati che vengono rapidamente ingeriti
- Farlo bere tutto in un colpo quando è accaldato, assetato. L'abbeverata va spezzato per evitare coliche
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Il Cavallo - Benessere & Bellezza di Lisiana Patalano.
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