Gonfiore degli arti
Gonfiore degli arti
 |
| Gonfiore arti posteriori |
Questo post non tratta il linfedema equino (Chronic progressive lymphedema (CPL)), la quale è una condizione patologica cronica non trascurabile. Gonfiore altalenante e linfedema sono due situazioni differenti, tuttavia il gonfiore frequente o che si protrae per lungo tempo può essere un campanello d'allarme per il linfedema.
Sicuramente a qualcuno è capitato di trovare il proprio cavallo con gli arti gonfi.
Questo problema è dovuto al ristagno di liquido linfatico nelle zone periferiche, gli arti. Non si tratta di sangue, ma di linfa, il liquido che circola nel sistema linfatico. La circolazione della linfa è strettamente collegata al movimento poiché, rispetto al sangue, non è mantenuta attivamente in circolo dal lavoro di pompaggio del cuore ma la sua circolazione dipende interamente dalla contrazione muscolare, dunque dal movimento costante.
Questo problema è dovuto al ristagno di liquido linfatico nelle zone periferiche, gli arti. Non si tratta di sangue, ma di linfa, il liquido che circola nel sistema linfatico. La circolazione della linfa è strettamente collegata al movimento poiché, rispetto al sangue, non è mantenuta attivamente in circolo dal lavoro di pompaggio del cuore ma la sua circolazione dipende interamente dalla contrazione muscolare, dunque dal movimento costante.
Il gonfiore degli arti dovuto al ristagno di linfa si presenta freddo al tatto, più fastidioso che doloroso. Si può presentare su uno o su tutti e quattro gli arti. La differenza principale con uno stato infiammatorio, a ad un esame superficiale, sta nella temperatura: il ristagno linfatico è freddo, al massimo tiepido, un'infiammazione è calda. Altra differenza è l'estensione, salvo traumi importanti il gonfiore da stato infiammatorio è localizzato, mentre il gonfiore da ristagno linfatico è molto ampio e prende dal pastorale al garretto per i posteriori, o fino al carpo per gli anteriori, solo casi molto più gravi vanno più sopra. Da monitorare anche l'integrità degli arti i quali devono essere sani, senza bozzi o piaghe. Quando si nota un gonfiore diffuso e frequente o accompagnato da stranezze è indispensabile il veterinario poiché la faccenda potrebbe essere molto seria.
A causa della scarsa circolazione linfatica il liquido si ferma e accumula causando questo gonfiore degli arti. Il gonfiore per alcuni cavalli può essere non solo spiacevole ma anche doloroso.
È un problema che, salvo problemi di salute che influiscono direttamente o indirettamente sul sistema linfatico, si risolve semplicemente camminando un po’, il tempo di stimolare ed attivare maggiormente la circolazione, in questo modo i liquidi drenano naturalmente.
Il motivo principale delle gambe gonfie come situazione non patologica e non legata a patologie è la scarsità di movimento.
È un problema che, salvo problemi di salute che influiscono direttamente o indirettamente sul sistema linfatico, si risolve semplicemente camminando un po’, il tempo di stimolare ed attivare maggiormente la circolazione, in questo modo i liquidi drenano naturalmente.
Il motivo principale delle gambe gonfie come situazione non patologica e non legata a patologie è la scarsità di movimento.
Restare chiuso in box 22 ore su 24 non aiuta affatto la circolazione linfatica e il ristagno di liquidi diventa una spiacevole e frequente conseguenza. Quando il cavallo esce dal box solo per svolgere attività lavorativa spesso anche intensa per poi tornare a stazionare in box lo stress fisico al sistema linfatico è anche maggiore e si rischia di rendere il problema più intenso e cronico.
Ugual conseguenza si ha quando il cavallo non viene defaticato e raffreddato per bene prima di metterlo in box, o anche al paddock, dopo l'attività lavorativa.
La soluzione ideale è aumentare il movimento libero, leggero e costante al paddock dando al cavallo la possibilità di muoversi liberamente qualche ora, e aver premuta di riscaldare e defaticare e raffreddare correttamente dopo il lavoro, poco importa se è stato intenso o leggero.
Il paddock
Importante sapere che tirar fuori il cavallo dal box e farlo correre come un matto fa malissimo ancor di più se ha un ristagno di liquido negli arti. Il cavallo deve dapprima camminare, in modo da stimolare gradualmente la circolazione. La giostra è utilissima, ma se non si dispone di una giostra, va bene anche far girare il cavallo AL PASSO o passeggiarlo a mano alcuni minuti prima di lavorare.
Importante sapere che tirar fuori il cavallo dal box e farlo correre come un matto fa malissimo ancor di più se ha un ristagno di liquido negli arti. Il cavallo deve dapprima camminare, in modo da stimolare gradualmente la circolazione. La giostra è utilissima, ma se non si dispone di una giostra, va bene anche far girare il cavallo AL PASSO o passeggiarlo a mano alcuni minuti prima di lavorare.
Se il cavallo dispone del paddock 24h al giorno, o per diverse ore della giornata, il problema non dovrebbe nascere, o almeno si riesce a tenerlo sotto controllo nel caso in cui il gonfiore sia causato anche da problemi di salute che influiscono direttamente o indirettamente sul sistema linfatico, o anche dall'età avanzata.
Occhio alla ferratura, quando una ferratura o un pareggio non sono idonei, tra i tanti fastidi che portano, c’è anche quello delle gambe gonfie. Anche quando gli zoccoli sono eccessivamente lunghi può presentarsi il problema. Fastidi agli zoccoli si riflettono su tutto il corpo, quindi anche alle gambe.
Oltre a curare la ferratura e concedere al cavallo la possibilità di camminare quanto più possibile anziché rimanere chiuso in box è per prevenire il gonfiore degli arti in un cavallo che già presenta tale problema è quello di utilizzare le fasce da riposo.
Le fasce vanno sempre tolte quando il cavallo viene messo in movimento e indossate quando torna in box. Vanno rifatte da capo ogni giorno anche se il cavallo non viene messo in movimento e soprattutto messe in modo corretto per evitare infiammazioni, riduzione della circolazione e fiaccature. Fasce troppo strette fanno male, troppo larghe non servono a nulla. Le fasce dopo una giornata si allentano e causano dannosa pressione contenitiva disomogenea la quale non giova agli arti.
Le fasce da riposo non vanno prese in considerazione così alla leggera e soprattutto non possono sostituire una corretta gestione del movimento del cavallo e della cura degli zoccoli.
Il massaggio agli arti sia dopo il lavoro che quando vengono tolte eventuali fasce aiuta a stimolare la circolazione linfatica. Questo passaggio però è bene farselo insegnare da chi lo fa di mestiere, improvvisare fa male. Bisogna utilizzare la corretta pressione e stimolare correttamente la circolazione, altrimenti accade che non si fa nulla, o si fa danno.
Il problema degli arti gonfi può anche essere dovuto a rigidità e restrizioni sia muscolari che fasciali o disagi articolari, così come il carico del peso o anche piccoli traumi che sono passati inosservati o traumi non risolti del tutto, si tratta di situazioni che influiscono sulla corretta circolazione della linfa.
Ricorda che gli arti gonfi sono sempre una conseguenza di qualcosa, un sintomo da esporre al proprio veterinario e non da normalizzare.
Copyright © 2014 – data odierna
Il Cavallo - Benessere & Bellezza di Lisiana Patalano.
Tutti i diritti riservati.
Il Cavallo - Benessere & Bellezza di Lisiana Patalano.
Tutti i diritti riservati.
